Trasferimento alla buprenorfina

La buprenorfina ha una maggiore affinità per i recettori mu rispetto al metadone, ma ha un’azione più debole su questi recettori. Di conseguenza, quando i pazienti con metadone assumono una dose di buprenorfina, il metadone viene spostato dai recettori mu.
I pazienti con basse dosi di metadone (< 30 mg) generalmente tollerano questo trasferimento con il minimo disagio.,
I pazienti che assumono dosi più elevate di metadone possono riscontrare che la sostituzione del metadone con buprenorfina precipita la sospensione transitoria degli oppioidi.
Dosi molto basse di buprenorfina (ad esempio 2 mg) non sono generalmente adeguate per sostituire il metadone mentre dosi elevate (8 mg o più) hanno maggiori probabilità di precipitare il ritiro.
La buprenorfina non deve essere dispensata entro 24 ore dall’ultima dose di metadone. La prima dose di buprenorfina deve essere ritardata il più a lungo possibile e idealmente fino a quando non vi siano segni di sospensione (lacrimazione, rinorrea e piloerezione)., L’aumento dell’intervallo tra l’ultima dose di metadone e la prima dose di buprenorfina riduce l’incidenza e la gravità del ritiro precipitato. È importante che il paziente sia consapevole del motivo del ritardo nella somministrazione e non integri la dose di buprenorfina con altri oppioidi (in particolare l’eroina) in quanto ciò aggraverà ulteriormente il ritiro.
Consultare le Linee guida nazionali sulla buprenorfina per ulteriori informazioni o consultare uno specialista.

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