Chicago è conosciuta in tutto il mondo per la sua ricchezza di storia del jazz, e il Green Mill Cocktail Lounge sul lato nord della Windy City è la crema del raccolto. Situato nel quartiere Uptown di Chicago, il Green Mill Lounge ospita più di 100 anni di storia, un secolo di musicisti di fama mondiale e mafiosi americani allo stesso modo.

Chiamato come un cenno al Moulin Rouge di Parigi (’Mulino rosso‘), il Green Mill Lounge era un popolare hotspot per gli artisti cinematografici di Chicago per appendere fuori dopo una lunga giornata di lavoro., Situato a quattro isolati di distanza dagli Essanay Studios, il Green Mill ha ospitato artisti del calibro di Frank Sinatra e Charlie Chaplin. Nel corso del tempo, il salone ha ospitato grandi del jazz come Von Freeman e Kurt Elling ed è stato decorato con una statua nuda a grandezza naturale di Cerere, la Dea del raccolto, che si trova ancora oggi nel salone.

Ma durante l’era del proibizionismo degli anni ’20 e dei primi anni’ 30, le cose cominciarono a diventare sinistre. Jack McGurn del Chicago Outfit, la mafia gestita da Al Capone, ha assunto il salone e ne ha fatto uno speakeasy per i mafiosi di Chicago., Le regole del lounge erano severe: ogni volta che Capone entrava nella stanza, il bandleader avrebbe smesso di suonare ed eseguire il preferito di Capone, “Rhapsody in Blue” di Gershwin.”E quando il cantante Joe E. Lewis lasciò la sala per un lavoro più remunerativo, fu tagliato in gola da McGurn (anche se riuscì a sopravvivere), ispirando il film del 1957 The Joker Is Wild.

Sotto la proprietà di McGurn, Capone ha fatto del Green Mill il suo salotto preferito., Il suo posto preferito esiste ancora oggi nel salone, in posizione strategica per offrire la vista mafioso di entrambi gli ingressi anteriore e posteriore in caso di pericolo.

Ciò di cui molti ospiti del Green Mill non sono a conoscenza, poiché è nascosto alla vista nel salone, è che sotto il bar c’è una rete di tunnel sotterranei. I tunnel, originariamente creati per trasportare il carbone per le caldaie del Green Mill, erano presumibilmente utilizzati dalla mafia per immagazzinare e trafficare alcolici illeciti., Si dice anche che Capone abbia usato i tunnel come via di fuga segreta quando i poliziotti sono arrivati, aggiungendo l’intrigo storico del Green Mill.

Oggi, il Green Mill è meno famoso per la sua attività gang e meglio conosciuto per i suoi spettacoli jazz. Con musicisti jazz di primo piano, come John Bany e Alfonso Ponticelli, e una classica insegna al neon “Green Mill”, la lounge riporta davvero gli ospiti agli anni’ 40. Il Green Mill è anche sede dell’Uptown Poetry Slam, il primo slam di poesia al mondo.

Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *