Nel gennaio 2007, l’archeologa italiana Irene Iacopi annunciò di aver probabilmente trovato la leggendaria grotta sotto i resti della casa dell’imperatore Augusto, la Domus Livia, sul Palatino. Gli archeologi si sono imbattuti nella cavità profonda 15 metri mentre lavoravano per ripristinare il palazzo in decomposizione.
Il 20 novembre 2007 è stata pubblicata la prima serie di foto che mostrano la volta della grotta incrostata di mosaici colorati, pietre pomice e conchiglie. Al centro del soffitto è raffigurata un’aquila bianca, simbolo dell’Impero Romano., Gli archeologi stanno ancora cercando l’ingresso della grotta.
La grotta sotto la Domus Livia sul Palatino. La foto è stata scattata con una sonda.
La sua posizione sotto la residenza di Augusto era ritenuta significativa; Ottaviano, prima di diventare Augusto, aveva considerato di prendere il nome di Romolo per indicare che intendeva fondare di nuovo Roma.,
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Adriano La Regina (precedentemente archeologici di Roma soprintendenza 1976-2004, docente di Etruscologia all’Università la Sapienza di Roma), il Professor Fausto Zevi (docente di Archeologia Romana all’Università La Sapienza di Roma) e il Professor Henner von Hesberg (direttore dell’Istituto Archeologico germanico, Roma) negato l’identificazione della grotta con Lupercale su topografica e stilistiche. Hanno concluso che la grotta è in realtà un ninfeo o triclinio sotterraneo di epoca neroniana., Il consenso corrente degli studiosi è che la grotta non è il Lupercale e che la grotta si trovava più in basso a sud-ovest, più vicino a piazza Sant’Anastasia al Palatino.