Miscela racemica, chiamata anche racemato, una miscela di uguali quantità di due enantiomeri o sostanze che hanno strutture molecolari dissimmetriche che sono immagini speculari l’una dell’altra. Ogni enantiomero ruota il piano di polarizzazione della luce polarizzata piano attraverso un angolo caratteristico, ma, poiché l’effetto rotatorio di ciascun componente annulla esattamente quello dell’altro, la miscela racemica è otticamente inattiva. Il nome deriva dall’acido racemico, il primo esempio di tale sostanza da studiare attentamente., L’acido racemico, o, più propriamente, acido tartarico racemico, è una miscela di uguali quantità di acidi tartarico destrogiro e levogiro; è abitualmente designato D – o L -, o ( + ) – o ( – ) -, rispettivamente, acido tartarico.

Il processo mediante il quale una sostanza otticamente attiva viene trasformata nella corrispondente modificazione racemica è noto come racemizzazione; il processo inverso, mediante il quale una modificazione racemica viene separata nei due enantiomeri, è noto come risoluzione. La facilità con cui un composto otticamente attivo può essere racemizzato varia entro ampi limiti., Ad esempio, la racemizzazione di un idrocarburo di paraffina otticamente attivo è estremamente difficile, ma quella dell’acido lattico è facilmente realizzabile. In tutti i casi, tuttavia, si presume che si verifichi come risultato di una trasformazione reversibile della sostanza dissimmetrica otticamente attiva in una sostanza instabile e simmetrica incapace di attività ottica; la trasformazione inversa di questo intermedio inattivo ha la stessa probabilità di dare un enantiomero attivo come l’altro, in modo che ne risulti una miscela inattiva.

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