Teenie Harris conosceva tutti, e tutti lo conoscevano.

Dal 1930 al 1970, Charles “Teenie” Harris ha lavorato come fotoreporter per il Pittsburgh Courier, uno dei giornali neri più influenti del 20 ° secolo, catturando l’esperienza quotidiana della vita afroamericana nella città d’acciaio., Le sue fotografie raffiguravano una comunità urbana nera che, nonostante le politiche segregazioniste e gli atteggiamenti razzisti dell’America di metà secolo, era innovativa, fiorente e orgogliosa. (La sua macchina fotografica è nelle collezioni dello Smithonian’s National Museum of African American History and Culture.)

Durante la seconda guerra mondiale, gli afroamericani di Pittsburgh e di tutto il paese combatterono e morirono all’estero anche se furono emarginati in patria., Attraverso la sua fotografia, Harris ha catturato le realtà-punti di orgoglio e punti di dolore—di un servizio “separato ma uguale” al proprio paese, attraverso la sua copertura della campagna Double Victory, uno sforzo nazionale lanciato dal Corriere per arruolare afroamericani per combattere per il loro paese e i loro diritti a casa.

Harris ha anche fotografato più di 1.500 soldati nel suo studio, situato sulla Centre Avenue nel quartiere Hill di Pittsburgh; questi ritratti erano una parte del suo contributo allo sforzo bellico., Le sue immagini conservano l’eredità del patriottismo nero durante un periodo di discriminazione visibile.

Le esperienze uniche di quei soldati neri incorniciano la conversazione di questo saggio fotografico, che include selezioni dalle oltre 80.000 fotografie, negativi e film che compongono l’archivio di Teenis Harris al Carnegie Museum of Art. Intervallate da queste immagini sono le esperienze vissute dal Maestro Sergent Eugene Boyer, Sr., veterano della seconda guerra mondiale e della Corea, e quella dello Staff Sargent Lance Woods, 60 anni più giovane di Boyer, veterano dell’Iraq e dell’Afghanistan., Ho parlato con loro entrambi nel 2017.

Questo articolo è stato adattato da un saggio scritto per Carnegie Museum of Art premiato rivista online, Storyboard.

Charles “Teenie” Harris, Autoritratto in Harris Studio, ca., Archivio)
Tre uomini, tra cui il Pasticcio Sergente Lewis in centro, in piedi militare pasticcio cucina a Fort Bragg, in North Carolina (Charles “Teenie” Harris © Carnegie Museum of Art, Charles “Teenie” Harris Archivio)

“Il giorno in cui è stato redatto nel 1945, vado giù di lì per il progetto di pensione, e si è in attesa di essere assegnato ad una unità militare, e hanno tutti in fila, e dicono, ‘Questo ragazzo, si va alla Marina militare., Questo ai Marines. Questo all’esercito. Stavo letteralmente pregando, Ti prego, non lasciarmi andare in Marina, perche ‘ l’unica cosa che potresti essere in Marina era un cuoco. E un server. Per uno che arriva nell’esercito in attesa di difendere il suo paese, eccoti qui, stai servendo la cena a questi ufficiali, e non sono sempre stati molto gentili. Ma la sensazione della Marina era, che era l’unica cosa che eri in grado di fare.”

– Master Sergeant Eugene Boyer Jr, US Army

Cinque soldati a U. S., Campo di addestramento dell’esercito o base, forse Fort Bragg. c. 1935-1950 (Charles “Teenie” Harris © Carnegie Museum of Art, Charles “Teenie” Harris Archivio)
Medico soldato seduto su duffel bag, c. 1930-1950 (Charles “Teenie” Harris © Carnegie Museum of Art, Charles “Teenie” Harris Archivio)

“Nell’Esercito, è tutto in fretta e aspettare., Sai, tutto scorre a un milione di chilometri all’ora e poi ti siedi per sei mesi, sei settimane, sai, sei giorni. Niente è immediato, mi sento come. Finche ‘non lo e’.”- Sergente maggiore Lance Woods, U. S. Army

” Sbrigati e aspetta. Ti sei seduto sul tuo borsone e hai aspettato dove ti stavano mandando. Eri sempre in movimento, dopo un anno o giù di lì in un posto, eri sempre essere trasferiti da qualche altra parte…., Ti mandavano lì e tu facevi tutto quello che doveva essere fatto, e tu eri lì forse sei mesi, un anno, e poi te ne andavi da qualche altra parte.”- Master Sergeant Eugene Boyer Jr., U. S. Army

Uomo in uniforme militare e donna seduta in cabina, possibilmente Celebrity Cafe, Hill District c.,1944 (Charles “Teenie” Harris © Carnegie Museum of Art, Charles “Teenie” Harris Archivio)
Tuskegee Airman James T. Wiley pose, possibilmente con i suoi genitori, 22 giugno 1944 (Charles “Teenie” Harris © Carnegie Museum of Art, Charles “Teenie” Harris Archivio)
Bambini riuniti intorno a Tuskegee Airman James T. Wiley, in Homewood, c.,1944 (Charles” Teenie “Harris © Carnegie Museum of Art, Charles” Teenie” Harris Archive)

” Un giorno salii su un autobus. Probabilmente avevo 16 o 17 anni, e la guerra stava succedendo. C’era un pilota nero, era un tenente, sull’autobus, e aveva gli occhiali scuri. Ho scoperto che aveva ottenuto frammenti nei suoi occhi in aria e la sua vista era compromessa…. Per me e ‘stata la cosa piu’ bella che sarebbe potuta succedere. Ho visto davvero un pilota di caccia nero, quindi ora sai, è possibile. E ‘ stata una bella sensazione.”- Master Sergeant Eugene Boyer Jr., Esercito degli Stati Uniti

Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *