Esistono diverse alternative per collegare nuovi apparecchi a prese a due poli senza ricablare l’edificio: rimuovere il perno di messa a terra della spina (non sicuro), sostituire la presa con una presa a tre poli (non sicura senza messa a terra adeguata) o sostituire la presa con un interruttore di circuito di guasto a terra (GFCI).

La rimozione del perno di messa a terra della spina dell’apparecchio non è sicura e lascia l’apparecchio senza una messa a terra adeguata anche se ricollocato e inserito in una presa a tre poli correttamente messa a terra., Inoltre, poiché la maggior parte delle spine NEMA 5-15P hanno entrambi i rebbi che trasportano corrente della stessa larghezza e si basano sul perno di terra per il corretto orientamento, rimuovendolo consente l’inserimento della spina con fili caldi e neutri invertiti, creando un ulteriore pericolo. Nella maggior parte dei casi invalida anche la garanzia del produttore contro i difetti come una modifica non supportata dell’apparecchio.,

Sostituire la presa con il tipo a tre poli e lasciare la vite di terra scollegata è altrettanto pericoloso come usare una spina cheater, ma ha l’ulteriore svantaggio che gli utenti successivi della presa potrebbero non essere consapevoli che non è correttamente messa a terra. Tuttavia, se la vite di messa a terra della presa è collegata al lato neutro, è possibile una scossa elettrica anche se l’apparecchio funziona correttamente. Questo è chiamato un terreno “falso” o “bootleg” ed è un serio rischio per la sicurezza spesso inosservato dai tester di presa comuni.,

Sostituire la presa con una presa GFCI è l’alternativa più sicura. Se una presa GFCI funziona correttamente, interromperà la corrente pericolosa per limitare la durata di una scossa elettrica potenzialmente letale da un apparecchio proprio quando la presa non è l’unico conduttore a terra (un guasto a terra). Ai fini della protezione dell’uomo contro le scosse elettriche, il National Electrical Code consente tale sostituzione se l’installatore contrassegna il GFCI come “Nessun equipaggiamento a terra”.

Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *