Obiettivo: Confrontare l’accuratezza dell’ecografia transperineale (TP) con l’approccio transaddominale (TA) nella valutazione ecografica della posizione dell’occipite fetale durante la seconda fase del travaglio.,

Metodi: Una serie di donne a basso rischio a termine che frequentano il reparto di lavoro di tre ospedali universitari sono stati reclutati prospetticamente ai fini di questo studio. Durante la seconda fase del travaglio i pazienti sono stati valutati prima da TP e poi da TA ultrasuoni per determinare la posizione fetale. La posizione dell’occipite è stata etichettata come DOA (occipite anteriore diretto), ROA (occipite anteriore destro), LOA (occipite anteriore sinistro), DOP (occiputo posteriore diretto), ROP (occiputo posteriore destro), LOP (occiputo posteriore sinistro), ROT (occiputo trasversale destro) e LOT (occiputo trasversale sinistro)., È stato valutato l’accordo tra le due tecniche.

Risultati: Complessivamente 80 pazienti sono stati reclutati nel gruppo di studio. L’esame ecografico è stato eseguito a 21 (±8) minuti dall’inizio della spinta attiva. Sono stati registrati i risultati ecografici della posizione dell’occipite fetale. In tutti i casi l’ecografia TA ha confermato la posizione dell’occipite fetale determinata all’approccio TP, tranne in un caso di ROA che era stato registrato come marciume utilizzando l’ecografia TP.,

Conclusioni: L’esame ecografico TP è accurato nella diagnosi della posizione dell’occipite fetale durante la seconda fase del travaglio.

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