L’acidità del caffè è il gusto luminoso e secco che dà vita a un caffè. È simile alla sensazione secca ma luminosa vissuta sui lati posteriori della lingua mentre si beve vino rosso. In termini di profilo di pH, i tassi di caffè come basso acido, arrivando a 4.5-6.0, a seconda del caffè. (pH 7.0 è neutro).

L’acidità nel caffè non è correlata al suo livello di pH ed è in realtà considerata una qualità desiderabile., L’acidità si riferisce al profilo aromatico, simile alle sensazioni che si provano quando si beve vino: l’acidità, la luminosità, lo zing o varie influenze regionali nel fagiolo che colpiscono sia la lingua che il palato quando si prende un sorso.

L’acidità di un caffè è in parte dovuta alla regione di crescita e in parte influenzata dal modo in cui un chicco viene lavorato e tostato. Il caffè coltivato ad altitudini più elevate e in terreni vulcanici tende ad essere più alto in acidità, ed è generalmente più apprezzato. I fagioli brasiliani, peruviani, kenioti ed etiopi rientrano in questa categoria., I caffè che sono più bassi di acidità, come Sumatra, India, Java e Celebes sono coltivati a quote più basse.

I chicchi di caffè lavorati con il metodo “bagnato” hanno un’acidità maggiore rispetto a quelli lavorati con il metodo “secco”. L’alta acidità sarebbe simile all’alta carbonatazione mentre la bassa acidità sarebbe simile a una soda “piatta”.

Anche il processo di tostatura è molto influente. Più scuro è l’arrosto, più basso è il livello di acido. Un espresso o un arrosto francese sarà più basso in acidità di un arrosto americano o viennese, per esempio.

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